Gli obiettivi europei di orientamento dono  previsti anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e prevedono  riforme anche nell’ambito del reclutamento dei docenti, l’istituzione della Scuola di alta formazione per il personale scolastico, la riforma dell’istruzione tecnico-professionale connessa al sistema di formazione professionale terziaria (ITS Academy), la valorizzazione delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, matematiche (STEM), delle competenze digitali, i nuovi principi del dimensionamento scolastico, l’intervento straordinario per la riduzione dei divari e della dispersione scolastica. 

Tali misure concorrono trasversalmente anche alla ridefinizione dell’organizzazione e delle modalità di gestione dell’orientamento, che dovrà sempre più essere individualizzato, ad hoc e confezionato su misura perché ogni studentessa e studente hanno peculiarità, competenze e conoscenze che devono essere considerate e sollecitate soprattuto nell’ambito dell’orientamento.

L’orientamento del Montalcini, rifacendosi anche a tali criteri, si prefigge, quindi,  di raggiungere i seguenti obiettivi:

– ridurre la percentuale degli studenti che abbandonano precocemente la scuola a meno del 10%;

– diminuire la distanza tra scuola e realtà socio-economiche, il disallineamento (mismatch) tra formazione e lavoro e soprattutto contrastare il fenomeno dei Neet (Not in Education, Employment or Training – Popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione);

– rafforzare l’apprendimento e la formazione permanente lungo tutto l’arco della vita;

– potenziare e investire sulla formazione tecnica e professionale, costituendola come filiera integrata, modulare, graduale e continua fino alla formazione terziaria (nel caso italiano gli ITS Academy), e aumentare la percentuale di titoli del  Quadro Europeo delle Qualifiche.