
Le scelte di un padre
Le scelte difficili di un padre
Era una notte senza luna, senza stelle e senza un po’ di buon senso da parte di Gregor, un padre che perse sua figlia a seguito di un incidente.
Gregor era uno storico in pensione, che nel suo tempo libero andava a “visitare” case abbandonate.
Quella notte vide un camino di una casa in mezzo a un bosco di aghifogli.
La curiosità di trovare pezzi di antichi reperti di case del XVIII secolo era talmente tanta che superò il fatto che entrare in un bosco di alberi fitti e pungenti gli avrebbe lacerato tutti i suoi vestiti.
Gregor si fece coraggio e prese lo zaino e la sua torcia e entrò nel bosco.
Il bosco sembrava che non finisse più, ad un punto del bosco c’ erano delle trappole per orsi.
Nella paura di finirci inciampò su una trappola, che gli tranciò un piede. Doveva fermare il sangue e per farlo cercò di ritornare alla macchina, ma si ritrovò davanti alla casa. Decise di entrarci per vedere se trovava qualche benda.
Nel suo zaino aveva solamente un fazzoletto di stoffa che gli servì a poco, aveva acqua che finì e aveva un coltello.
Entrò nella casa, e vide che in un angolo sembrava che ci fosse un manichino con i capelli biondi.
Gregor si avvicinò e toccò la chioma di capelli, era una bambina. Gregor si spaventò e cadde.
Gregor: “Chi diavolo sei tu?”
La bambina: “Io sono Lucy! Questa era la mia casa, era anche molto bella quando ancora ero in vita, sai?”
Gregor: “Tu sei un ectoplasma?”
Lucy: “Puoi chiamarmi anche fantasma, io so tutto su di te, su tua figlia, sull’incidente”.
Gregor: “MIA FIGLIA? Cosa sai di me e di mia figlia?”
Lucy: “So tutto quello che è successo, per esempio che tua figlia è stata uccisa perché la tua distrazione è stata fatale! Se non avessi usato il cellulare in macchina ora tua figlia sarebbe ancora in vita!
Ma quell’ incidente è stato fatale per lei e non per te…ora invece la situazione è a tuo svantaggio, stai perdendo troppo sangue: non resisterai ancora per molto!”
Gregor scoppiò a piangere, e svenne.
Lisa: ”Papà, non dovresti usare il cellulare in macchina”
Gregor: “Lo so… è che devo finire un lavoro molto importante”
Lisa: “A scuola ci dicono che non bisognerebbe usarlo mentre si sta guidando, perchè è perico…”
Gregor si risvegliò in auto, il piede mozzato era magicamente ricomparso…Senza chiedersi il perché di cosa fosse accaduto si mise in viaggio per ritornare a casa.
Due anni dopo
“Gregor, forse questa bambina e quella giusta!”
Gregor: “Si è perfetta…adottiamola”
“Spero che non ti dispiaccia se assomiglia a Lisa”
Gregor: “Forse e meglio così”.
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