
La volta celeste del cielo-racconto
Una giornata come tante. La sua solita routine, sveglia, caffè, treno, lavoro d’ ufficio.
E oggi una serata in una discoteca con degli amici.
L’ amico di Luca gli chiese di farsi un drink. Luca rifiutò la prima volta ma alla seconda richiesta accettò.
A notte inoltrata Luca chiese ai suoi amici se poteva guidare qualcun altro, ma gli dissero che erano più sbronzi di lui, e Luca allora si convinse di potercela fare.
Avviò la macchina, con qualche difficoltà imboccò la strada del ritorno.
Al primo chilometro percorso Luca si sentì male ma trattenne e continuò a guidare.
Ad un certo punto Luca entrò nella carreggiata opposta a velocità elevata, un suo amico si svegliò e iniziò ad urlare di ritornare nella sua carreggiata.
Ma Luca prese paura tanto da uscire di strada e fece un cappottamento, talmente era veloce.
Luca si risvegliò e vide una luce bianca potentissima che lo accecò, dentro a questa luce vide una figura che sembrava un uomo.
“Luca figlio mio” e Luca chiese chi era. L’ uomo disse che “era quello che tutto ha creato” e Luca svenne.
Al suo risveglio la luce bianca era svanita.
Vide dei cancelli enormi davanti a lui, e davanti un uomo con la barba bianca e cappelli grigi.
Luca chiese chi era il signore e dove si trovava.
Il signore gli disse che lui era il custode del paradiso e che era qui perché era morto in un incidente in auto.
Allora Luca chiese dove rimarrà per l’eternità e il signore gli disse che se riusciva a rimanere in paradiso si sarebbero aperti i cancelli.
Dopo un po’ i cancelli si aprirono e Luca vide un cielo uguale a quello terrestre ma più nitido e dove si vedeva bene ogni pianeta, compresa la terra: era la volta celeste del cielo.
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