A continuazione del “Progetto della Memoria” al suo secondo anno di realizzazione, nel corso dell’anno scolastico, grazie anche al supporto del Sig. Massimo Turchi, Presidente dell’Associazione Linea Gotica, la classe 3A AUT dell’indirizzo Tecnologico ha raccolto testimonianze e effettuato ricerche storiche relative a due fatti particolarmente dolorosi della storia del nostro territorio: la tragedia di Ca’ del Gallo a Ripapersico, avvenuta il 18 Aprile, e la strage della Gnola a Portomaggiore, datata 20 Aprile 1945.

Grazie poi all’interessamento e alla disponibilità dell’Amministrazione comunale di Portomaggiore, gli studenti della 3A AUT hanno potuto realizzare due targhe commemorative di tali eventi, che sono state inaugurate proprio nei giorni di anniversario delle stragi. Particolarmente toccante è stata la presenza dei testimoni e dei parenti sopravvissuti a questi eventi, soprattutto perché avvenuti per mano del fuoco amico.

Il 19 Aprile inoltre, una nutrita rappresentanza degli studenti dell’Istituto Tecnico ha accompagnato le solenni deposizioni delle corone commemorative ai monumenti ai caduti della guerra, e ha partecipato, nel centro di Portomaggiore, ai canti di Libertà degli alunni dell’Istituto Comprensivo.

In questa occasione gli studenti del Montalcini hanno letto una selezione di poesie di vari autori unificate da un comune denominatore, la difesa del diritto alla libertà personale come valore imprescindibile di ogni società democratica. La lettura è stata accompagnata dalla distribuzione di volantini realizzati dai ragazzi, recanti frasi significative legate alla Resistenza e alla Liberazione.

Mai come oggi in uno scenario storico minacciato da guerre e conflitti, purtroppo ancora in corso, diventa attuale il tema della Liberazione e della Libertà in tutte le sue sfaccettature, valori che le nuove generazioni, con il valore aggiunto della loro multietnicità, devono imparare a difendere con ferma convinzione per costruire un futuro più sicuro.

Sempre attuale quindi il messaggio della senatrice Liliana Segre: “Coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza, e ci aiuta, in un modo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.