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Il Montalcini a lezione di cinema e non solo

Argenta - Portomaggiore

Il Montalcini a lezione di cinema e non solo

Si é svolta oggi, nell’ambito delle discipline di psicologia,  di sociologia di educazione civica, l’incontro con la regista e sceneggiatrice Dott.ssa Sara Schiavone, ex studentessa del Montalcini,  che ha parlato del ruolo della donna nei media secondo un approccio storico, psicologico, sociologico culturale ecc…

La Schiavone, supportata dalle docenti Alessandra Ferlini e Danile Etro ha parlato per due ore di lezione interattiva e dialogata del ruolo della comunicazione e dell’immagine della donna in essa ad una classe tutta al femminile.

Le informazioni contenute nei social network influenzano la  vita delle  studentesse,  la discriminazione di genere, il pressing svolto dalla famiglia e dalla società sulle studentesse, le aspettative che si hanno su ognuna di loro lasciano un segno profondo e condiziona il loro vissuto.

La Schiavone ha mostrato alcune Locandine pubblicitarie del passato in cui la donna veniva vista come oggetto, con l’avvento dei social network la pressione sulle ragazze si é amplificata. Le alunne hanno raccontato di sentirsi grasse, goffe e di come questo le condizioni nella loro vita,  le influencer condizionano la vita fisica e psichica delle studentesse.

I social fanno scattare la cosiddetta ansia da paragone, l’immagine della donna-trofeo e l’utilizzo smodato dei filtri di bellezza nei selfie, sui social ecc..

Il ruolo della donna nel cinema segue stereotipi diversi ha raccontato Schiavone, oggi  il più diffuso é quello del Manic pixie dream girl ovvero una donna giovane, attraente, “strana”,  maniacale, un pò “pazza” con tanti hobbie. Essa viene prescelta da sceneggiatori uomini, che proiettano su di lei canoni di desiderio maschile.

La lezione é terminata con un laboratorio in cui la Schiavone ha chiesto alle studentesse di Cercare un’immagine sul web o nella loro galleria  che le rappresentasse: ogni alunna ha descritto l’immagine prescelta raccontando le proprie sensazioni, emozioni, in un fiume di lacrime.

La conclusione é stata che non si dovrebbe mai cambiare per gli altri, anche se questo ci rende insicuri, ma essere sempre se stesse con i propri dubbi, insicurezze e fragilità. 

Tutte le esperienze ci segnano in positivo e negativo, ma servono per crescere e capire che cosa veramente è importante è che cosa ci rende veramente felici.