Gli studenti del Montalcini alla MOSTRA ‘Fate il Nostro gioco’ di Rimini per indagare gli aspetti matematici ed emotivi che sottendono il mondo dell’azzardo
«Les jeux sont faits», annuncia il croupier dopo aver lanciato la pallina nella sua corsa attorno ai 37 numeri della roulette. I giocatori sono concentrati sul suo percorso che in pochi secondi dirà chi ha vinto e chi ha perso.
Questo e altre simulazioni hanno potuto vedere e osservare gli studenti della classe seconda B del Liceo di ARGENTA che si sono occupati di prevenzione e gioco d’azzardo nell’ambito del Progetto PON sulle competenze globali di cittadinanza visitando l’interessantissima mostra ‘Fate il Nostro gioco’ di Rimini.
Gli studenti, accompagnati dai docenti Ilaria Bencivenni, Davide Mancini e Paolo Cavazzini, si sono concentrati su un punto fondamentale di tutto il percorso: il gioco d’azzardo si realizza nel lungo periodo e il caso ha ben poco a che vedere con quello che succederà, poiché vi é una struttura matematica perfetta che ‘governa’ il tutto e fa in modo che il banco vinca sempre.
Per i discenti del Montalcini é stato importante iniziare ad esplorare anche il concetto di probabilità attraverso l’analisi di alcune situazioni dal diverso grado di incertezza e il modo in cui si prendono le decisioni in situazioni di incertezza attraverso il gioco delle 3 porte di Monty Hall. Infine hanno analizzato i dati ufficiali dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Stato sul consumo di azzardo in Italia e i risultati delle ultime indagini epidemiologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche sulle abitudini di gioco.
Tale attività ha dato l’avvio al modulo “Liberi da dipendenze” nell’ambito del progetto PON sulle competenze globali di cittadinanza in cui gli alunni approfondiranno gli aspetti matematici del gioco d’azzardo e nel contempo continueranno a riflettere sulle conseguenze devastanti che il gioco d’azzardo e la ludopatia, come nuova forma di dipendenza, possano avere sugli esseri umani.

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