Gli alunni del Montalcini incontrano la giornalista Guendalina Dainelli per parlare di leggi razziali e di chi le ha volute sfidare in nome dell’amore per il prossimo

Venerdì 1 febbraio all’istituto superiore Montalcini sede di Argenta si è svolto, sempre nelle iniziative inerenti il giorno della memoria, un interessantissimo e toccante incontro con la giornalista Guendalina Dainelli, che ha condiviso con gli studenti delle classi quinte di Ipsia e Liceo le ‘gesta’ di Don Antonio Rasi, parroco di San Biagio d’Argenta durante il terribile periodo delle leggi razziali.

Con la sua bontà di cuore e il suo infinito coraggio Don Antonio riuscì a salvare una famiglia di ebrei, la famiglia Moscati, nascondendoli nella canonica del paesino nel momento in cui tedeschi vennero a bussare alla sua porta, lui negò fossero ebrei e affermò di averli battezzati lui stesso al fine di toglierli da una morte certa.
Particolarmente interessante anche l’intervento del signor Rino Nicoletti, un ‘bambino’ di Don Antonio, che ha raccontato agli studenti del Montalcini di come il parroco sovente sveniva dicendo messa perché non aveva mangiato abbastanza, poiché il cibo lo donava a poveri e bisognosi.
Il signor Nicoletti ha affermato di essere in debito con Don Antonio ecco perché ha scritto un libro sulla sua vita, per non dimenticare quello che lui ha fatto.
La signora Dainelli ha successivamente ripreso la parola per raccontare agli studenti del documentario che ha girato per svelare i dettagli della vicenda che ha coinvolto Don Antonio e la famiglia Moscati, una famiglia che non dimenticherá mai Don Antonio e che sta tentando in tutti i modi di inserire il suo nome nel Libro dei Giusti , ovvero tra i nomi di quelle persone che rischiando la propria vita salvarono gli ebrei dalle mani dei nazifascisti.
In tutto il mondo sono inseriti in questo elenco 17.433 persone. Gli italiani sono 297. I loro nomi compaiono sul Muro dell’Onore, nel Giardino dei Giusti a Gerusalemme.
Noi tutti speriamo che presto vi si posa ritrovare anche il nome di Don Antonio Rasi soprattutto in un momento storico in cui il ‘diverso da noi’ ci fa ancora molta paura.
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