
APERTURA DEL 17°CONVEGNO ” FRANCO ARGENTO” A PORTOMAGGIORE
Si inaugura al Teatro Smeraldo il Convegno Culture e letterature dei mondi
Nella mattinata di Giovedì 22 Marzo, si è inaugurata al Teatro Smeraldo di Portomaggiore la 17° edizione del Convegno Nazionale Franco Argento che quest’anno ha avuto come motivo conduttore VELOCITA’,LENTEZZA, ACCELLERAZIONE SOCIALE : LA LETTERATURA DEI MONDI E IL RACCONTO DELLA POSTMODERNITA’ . All’evento hanno partecipato alcune classi dell’Istituto Tecnico accompagnate dai loro docenti.
Il tema scelto per questa edizione è di scottante attualità poichè viviamo ormai in un’epoca in cui si tende ad essere sempre più ” schiavi del tempo”. L’incontro è stato aperto dal Prof. Alberto Melandri che ha esordito sottolineando come , nella società attuale, le persone concentrino troppe attività di qualsiasi genere in un tempo che si restringe sempre di più .
Questo porta inevitabilmente alla alienazione dell’individuo che viene così privato della possibilità di ritagliarsi spazi da dedicare a se stesso e ai propri cari .
Negli ultimi decenni i ritmi di lavoro hanno subito una preoccupante accellerazione , a tal punto da creare una generazione di persone stressate ed alienate , prigioniere di una serie di attività che impediscono di vivere l’attimo presente .
Già il grande Charlie Chaplin , nel suo capolavoro ” Tempi moderni”
(1936) aveva ben delineato i pericoli della modernità che ” spersonalizza” l’uomo rendendolo sempre più simile ad un patetico automa.
Diversi sono stati gli interventi che si sono susseguiti nell’arco della mattinata . Lucia Bertell , prima relatrice, nel suo saggio ” Senso del lavoro nelle economie diverse” racconta storie di persone , soprattutto giovani, che , dopo essersi rese conto di sentirsi schiacciate da un meccanismo lavorativo pressante ed insostenibile,hanno avuto il coraggio di abbandonare occupazioni sicure e di inventarsi professioni più ” a misura d’uomo”.
Di forte impatto emotivo , il discorso di Ibrahim Kane Annour , scrittore tuareg di origine nigeriana, che dal 2007 risiede in Italia come rifugiato politico . Dalle sue parole si comprende come il vero deserto è in realtà la nostra attuale dimensione sociale , dove convivono moltitudini di persone che vivono quotidianamente fianco a fianco non conoscendosi o , peggio ancora , ignorandosi. Nel deserto quando due persone si incontrano possono stare ore ed ore a parlare , mentre oggi nelle nostre città desertificate è andata perdendosi anche la cultura del saluto .
Nel corso della mattinata i ragazzi della classe 3° dell’Istituto Tecnologico hanno presentato il loro filmato girato alla Casa di riposo di Portomaggiore, frutto del Progetto ” Mai più soli” , volto a stabilire un contatto costante con gli anziani ospiti della Casa, spesso ignorati o addirittura considerati come un ” peso”.
La conferenza è proseguita con l’intervento dei ragazzi di OCCHIOAIMEDIA che hanno rivolto l’attenzione sull’uso distorto della stampa. Spesso, infatti, molte testate giornalistiche , attraverso un uso improprio dei termini, alimentano l’insorgere di pericolose forme di razzismo.
A seguire il discorso dello scrittore di origine iraniana Nader Gazvinizadeh che ha parlato della necessità di avere il coraggio di essere se stessi senza voler assomigliare a tutti i costi a modelli totalmente discordanti dalla propria cultura d’origine .
La mattinata si è conclusa in musica con l’esibizione del giovane cantante rap ferrarese, Funky Falchi che ha presentato alcuni dei suoi brani più incisivi.
Classe 4°A-ITE
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