
ANCHE I GATTI HANNO UNA LORO FESTA
17 Febbraio . Giornata nazionale dedicata al gatto
Esiste una giornata dedicata al piccolo felino più simpatico tra i componenti della sua specie e ai suoi numerosi estimatori , il 17 febbraio .
Ebbene si , ormai dal lontano 1990 , si celebra la giornata nazionale del gatto che ricorre proprio in tale data. In questa occasione sono stati organizzati in molte città italiane eventi di diverso genere : dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche. A Milano è in corso la mostra GATTI BIANCHI,GATTI NERI
che si terrà fino a fine mese.
Ma perchè si è scelta proprio questa data ? Per quanto riguarda il mese si è scelto quello dell’Acquario, segno sinonimo di libertà e di senso di autoaffermazione . Il numero 17 è stato invece individuato perchè l’anagramma del suo corrispettivo romano XVII può essere trasformato in VIXI , SONO VISSUTO , iscrizione incisa su numerose pietre tombali di epoca romana. Sempre secondo un antico detto romano ancor oggi diffuso il gatto avrebbe ” sette vite”, quindi 1 vita per 7 volte.
I felini hanno sempre esercitato sull’uomo un fascino irresistibile per la loro innata eleganza e per quella grazia un po’misteriosa che li contraddistingue. Non a caso nella Roma imperiale i ricchi aristocratici romani ed alcuni imperatori stessi tenevano nelle loro lussuose dimore grandi felini importati dalle province africane, come segno di distinzione , regalità e potenza.
Il gatto , in modo particolare, ha attraversato millenni di storia suscitando reazioni contrastanti , adorato come una divinità dagli Egizi che giunsero persino a dedicargli una città, demonizzato come incarnazione di Satana in epoca medievale. E’ difficile resistere al suo fascino magnetico che gli deriva dalla volontà di non farsi mai dominare da nessuno , pur dando l’illusione di farlo .
In una sua poesia Baudelaire lo definì ” Signore di un palazzo senza porte” a sottolineare il suo insopprimibile istinto alla libertà . Oltre a Baudelaire, nel panorama letterario mondiale sono stati numerosissimi gli artisti attratti dal suo fascino ipnotico , da E.A Poe , che gli dedicò un famoso racconto, a Hemingway, dal trasgressivo Bukowski a Elsa Morante . Lo scrittore cileno Sepulveda lo scelse come indimenticabile protagonista della favola morale STORIA DI UNA GABBIANELLA E DEL GATTO CHE LE INSEGNO’ A VOLARE , da cui fu tratta una commovente versione cinematografica.
Alcuni simbolisti francesi associavano la grazia del gatto all’immagine femminile , una grazia irresistibile ma, al tempo stesso, pericolosa.
Oggi , in moltissime famiglie dimorano uno o più gatti che , con la loro aria sorniona accompagnano le nostre giornate rendendole migliori . E’ scientificamente provato che accarezzare il morbido mantello di un gatto o ascoltare le sue fusa può produrre effetti benefici sull’umore. Non ci si deve , però, illudere, un gatto non si potrà mai possedere , ma soltanto amare per ciò che è.
Brunella Bruni
Nessun commento