Guardare alla diversità non come ad un ostacolo da superare, ma come ad una preziosa risorsa per comprendere se stessi e per capire quanto sia sottile la linea di confine che separa il concetto di normalità da ciò che riteniamo differente.
E’ questa l’interessante tematica che ha coinvolto la classe 1° A AFM dell’Istituto Tecnico di Portomaggiore attraverso un incontro laboratoriale promosso dal Cidas di Ferrara e gestito dagli educatori Alessandra Tracchi e Carlo Zagagnoni.
Attraverso la proiezione di una serie di clip di film incentrati sul motivo del rapporto tra normalità e diversità gli studenti hanno potuto riflettere su come molte, troppe volte, chi non rientra entro determinati canoni imposti dalla società negli ambiti più disparati, venga escluso, deriso, offeso, talvolta maltrattato.
Prima di emettere qualsiasi sentenza o di esprimere giudizi troppo spesso affrettati o condizionati da facili luoghi comuni e preconcetti occorre sempre mettersi nei panni dell’altro e cercare di capire ciò che prova: questo il messaggio che l’incontro ha lasciato agli alunni.
Una mattinata davvero preziosa per gli studenti del Montalcini, che si sono resi conto di come la diversità non sia qualcosa da temere o di cui diffidare, ma un elemento di ricchezza che può contribuire a renderci più aperti agli altri e migliori come persone.
I laboratori dell’ inclusivitá continueranno al Montalcini, sede di Argenta, nella classe 4 A indirizzo sociosanitario il 30 Novembre.
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