Nell’ambito delle attività previste per il proprio PCTO, la classe VA del Liceo Scientifico Tradizionale del Montalcini di Argenta con le Docenti Gaia Osti e Barbara Demaria, ha incontrato gli studenti di due classi terze (C ed E) della Scuola Secondaria di Primo Grado per proporre loro il racconto della bellissima fiaba di Amore e Psiche, contenuta nel romanzo “Le Metamorfosi” di  Apuleio. Una narrazione ricca di significati simbolici e allusivi, interpretata attraverso le chiavi di lettura dell’antropologo e linguista Vladimir Propp e dello psicoanalista Bruno Bettelheim.

Sia Psiche che Amore nella storia dovranno “crescere” superando durissime prove lei ed emancipandosi dal legame con la madre lui (una poco conciliante Venere in veste di suocera…) per potersi davvero unire nel famoso “lieto fine”.

Prove meno fiabesche attendono i nostri studenti, ma è stato un momento sicuramente formativo sia per “i grandi”, nella veste di guide, sia per i più piccoli, che hanno sfruttato il momento di condivisione per porre domande sul prossimo percorso di studi e su come affrontare le “novità”.

E dal momento che proprio quest’anno ricorrono i Cento anni dalla nascita di Italo Calvino, gli studenti lo hanno ricordato attraverso la sua raccolta di “Fiabe Italiane”, pubblicate per Einaudi nel 1956. Nell’introduzione, lo scrittore afferma che nella fiaba italiana corre una continua e sofferta trepidazione d’amore e individua al suo interno un filone che chiama tipo di Amore e Psiche, rappresentato per esempio da “La sorella del Conte”, storia che è stata letta e posta a confronto con il modello latino.

Alla fine, “i Classici” ci offrono sempre sorprendenti spunti per ritrovarci, perché un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire (parola di Calvino, appunto).